L’ acufene o tinnito è un disturbo che causa la percezione di suoni che in realtà non esistono. Possono essere suoni bassi, suoni acuti (un fischio, un trillo, un ronzio) e possono riguardare una o entrambe le orecchie. Il suono può essere così fastidioso da ridurre considerevolmente la qualità della vita riducendo la capacità uditiva, non permettendo di concentrarsi e di dormire. Il tinnito può essere sempre presente oppure ripresentarsi ogni tanto.
Si presume che l’acufene sia riconducibile a disturbi uditivi, cardiovascolari, muscolari, emotivi oppure associati all’assunzione di particolari farmaci o alimenti. L’apparato uditivo è il primo ad essere coinvolto quando insorge l’acufene.
Tra le cause principali vi possono essere disturbi dell’orecchio come tappi di cerume, otiti,oppure otosclerosi. Altre cause legate all’orecchio interno possono essere la presbiacusia, sordità improvvise, traumi acustici, sindrome di Mèniere, neurinoma acustico.
La percezione dell’acufene è spesso associata a una perdita uditiva di natura neurosensoriale, che può essere così lieve da passare inosservata. Disturbi di natura circolatoria e vascolare, come ipertensione, valori elevati di colesterolo, diabete, arteriosclerosi, stasi venosa, patologie del cuore e del sistema circolatorio compromettono l’apporto di sangue e di ossigeno agli organi. Il sistema uditivo periferico e centrale è molto vulnerabile alla carenza di ossigeno, questi disturbi possono generare acufene.
Se il tinnito è pulsante assomiglia a un suono che “pompa”, batte o pulsa, potrebbe essere causato da un disturbo circolatorio. Un’eccessiva tensione muscolare nel collo e nella mascella possono provocare vertigini ed acufene. Le anomalie della colonna possono provocare vertigini, acufene e perdita uditiva. I traumi emotivi, ansia e stress, nervosismo, insonnia, difficoltà a concentrarsi, abuso di alcool e sostanze psicogene, disabilità cognitive possono provocare il tinnito instaurando un processo che si auto alimenta.
L’acufene infatti mette a dura prova l’equilibrio psico-fisico e può portare allo sviluppo di patologie come depressione, ansia, demenza.
L’acufene può anche dipendere dallo stile di vita e dall’alimentazione. Sale e glutammato restringono i vasi sanguigni dell’orecchio. I farmaci come i salicilati, alcuni antibiotici, alcuni farmaci chemioterapici, possono provocare danni irreversibili all’orecchio. I lavori usuranti, l’esposizione eccessiva a rumori forti, ascolto della musica ad elevato volume possono aggravare l’acufene.
Diagnosi
La diagnosi dell’acufene deve essere effettuata dall’otorino che potrebbe suggerire l’esame audiometrico per la misurazione della soglia uditiva e l’acufenometria per il rilevamento dell’acufene, la risonanza magnetica, la TAC. In questo modo è possibile capire le possibili cause dell’acufene, escludere eventuali problemi dell’orecchio e verificare la presenza di altre patologie.
Rimedi
Gli acufeni differiscono da persona a persona, non esiste un approccio unico alla soluzione, ma per ciascun paziente deve essere ritagliata su misura il trattamento più efficace. Quando la causa alla base dell’acufene rimane sconosciuta si cerca di annullare i sintomi applicando al paziente dispositivi che riproducono suoni in grado di mascherare l’acufene al cervello.
Apparecchi acustici
Alcuni apparecchi acustici hanno dei programmi specifici per la riduzione dei sintomi degli acufeni. L’apparecchio genera un rumore (rumore bianco) che riduce o annulla la percezione dell’acufene.